Oltrepassata la navata centrale, si trova a sinistra, sul luogo dell’antica Cappella di Sant’Agostino, inizialmente di “jus patronatus” di un ramo della famiglia de Sanctis e, poi, diventata cappella gentilizia dei de Thinis. Custodisce la statua dell’Immacolata, poggiata su una base di marmo policromo e onice, fonte battesimale nella seconda metà del Novecento; la parete sullo sfondo è a mosaico.
La Cappella, oggi, è di dimensioni inferiori rispetto alle originarie poiché una porzione, compresa la parete con la vetrata raffigurante il Battesimo di Gesù, eseguita da Tommaso Cascella nel 1968, è stata incorporata nell’attiguo Museo Diocesano.